Gli smalti sono sostanze vetrose che rivestono la superficie delle piastrelle, fornendo sia una funzione protettiva che estetica. Questi composti sono formati da sistemi vetrosi e vetroceramici (fritte), combinati con altri materiali naturali come argille, caolini, feldspati, carbonati e wallostoniti. Di conseguenza, la produzione di smalti rappresenta un'ottima opportunità per il riciclaggio di materiali, e diversi studi sono stati condotti a tale scopo. Tuttavia, queste ricerche si sono principalmente concentrati sull'impiego di scarti e residui di altre lavorazioni per sostituire le materie prime naturali, piuttosto che le fritte, che costituiscono l'elemento principale degli smalti.
nell'OR 5.6 è stato condotto uno studio dettagliato per formulare una nuova tipologia di smalti, in cui le MPS hanno sostituito le fritte nella composizione. Questo ha comportato un duplice vantaggio ambientale: il riutilizzo/riciclo delle MPS e la riduzione dell'uso del vetro (fritte), il cui processo di produzione richiede una grande quantità di energia. A questo scopo, sono stati studiati i diagrammi di fase (a due, tre o quattro componenti) per identificare le composizioni eutettiche che permettano una temperatura di fusione delle MPS compatibile con i cicli industriali per la fabbricazione delle piastrelle.
I test sono stati condotti su scala dimostrativa di laboratorio pre-pilota, in cui gli smalti saranno preparati e applicati manualmente tramite aerografo su supporti di formato 20x20. Questi sono stati successivamente cotti in un forno industriale. Le superfici ottenute sono state poi analizzate per verificarne la conformità alla normativa UNI EN 14411 - ISO 13006 e per valutare la loro interazione con gli inchiostri utilizzati per la decorazione digitale.
Al termine dello studio, è stata ottenuta una nuova famiglia di smalti con un impatto ambientale ridotto e con elevate performance dal punto di vista tecnologico ed estetico.